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Di Bitonto, gioventù ed entusiasmo per i Giovanissimi

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Lunga intervista a Luca Di Bitonto, alle prese con la sua prima esperienza da allenatore della Rappresentativa Giovanissimi

L’ultimo arrivato nella famiglia delle Rappresentative, ma anche una ventata di freschezza ed entusiasmo: Luca Di Bitonto è il più giovane della compagnia, il prescelto per guidare la selezione dei Giovanissimi di Piemonte e Valle d’Aosta e uno degli allenatori sui quali provare a costruire un progetto negli anni. Cardine tecnico e gestionale della Globo Grugliasco, una tra le realtà più emergenti e interessanti del panorama torinese, con un pizzico di naturale emozione Di Bitonto si è approcciato al prestigioso ruolo che la prossima settimana lo vedrà impegnato per il quinto raduno stagionale: «Il mio primo bilancio non può che essere super positivo, sono rimasto estremamente sorpreso dal livello tecnico, tattico ed educativo dei ragazzi. Tutti o quasi hanno in testa i concetti del calcio a cinque, a dimostrazione dell’ottimo lavoro che si sta facendo in società come L84, Carmagnola o anche la nostra, provando a seguire le orme delle più consolidate Orange Asti e Aosta. Una crescita senza dubbio fondamentale per lo sviluppo della categoria che si riflette anche sulla Rappresentativa: non vedo l’ora che inizi il Torneo delle Regioni, mi attendo un livello altissimo che arricchirà certamente tutti noi. Sono convinto che arriveremo preparati all’appuntamento, sin qui ho approfittato dei raduni per approfondire la conoscenza diretta delle caratteristiche dei giocatori, anche a livello umano, mentre a breve inizierò a lavorare sugli aspetti più prettamente tattici, cercando di adattare lo stile di gioco alle qualità dei ragazzi che sceglieremo insieme allo staff: il mio collaboratore Rosario Liciardi e l’allenatore dei portieri Maurizio Merante, cui va un enorme ringraziamento per il supporto».

Rappresentativa che è sempre il logico frutto di quanto sa produrre il campionato, che tra una settimana vedrà iniziare la sua fase decisiva: «Finora è stato un campionato decisamente competitivo e lo sarà ancor di più da qui ai prossimi tre mesi. La formula a due fasi non mi dispiace, per quanto io ritenga che l’essenza del futsal sia in realtà il playoff a sfide dirette. Noi come Globo avevamo l’obiettivo di qualificarci al girone per il titolo e siamo contentissimi di avercela fatta, ma non dimentichiamo che i nostri reali intenti sono di costruire il futuro dei ragazzi a lungo termine. Speriamo anche che dal punto di vista arbitrale ci sia un salto di qualità: premesso che anche loro hanno il diritto di sbagliare e va accettato serenamente, non è invece comprensibile trovarsi di fronte arbitri che non abbiano mai avuto a che fare con il calcio a cinque. Noi allenatori delle giovanili facciamo una gran fatica per far comprendere in pieno ai nostri ragazzi le regole e penso che dovrebbe essere altrettanto nel settore arbitrale. Sarebbe inoltre uno stimolo per tutti quanti se, ogni tanto, nelle sfide di cartello del settore giovanile venisse qualche arbitro abituato a categorie superiori».

Giovane, ma non inesperto nel ruolo di selezionatore se è vero che un altro degli obiettivi stagionali di Luca Di Bitonto sarà condurre il più in alto possibile il CUS Torino ai Campionati Nazionali Universitari. Con una rosa composta da moltissimi volti noti della nostra Serie C1, la formazione torinese affronterà l’Insubria nel primo turno (13 febbraio al Palatucci, ritorno il 27 febbraio), con l’idea ambiziosa ma concreta di proseguire il lungo cammino sino alle fasi finali.

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