
Tudor non sarà il prossimo allenatore della Juve, arriva la bomba (Foto Instagram - futsalnews24.com)
Per la Juve la stagione è stata un fallimento completo e ora si riparte da zero, con la panchina ancora tutta da decidere.
C’è un silenzio che pesa più di mille parole, e in casa Juventus si avverte tutto. Non è il classico silenzio post-stagione, quello dei bilanci o delle analisi a freddo. È qualcosa di più profondo, quasi amaro.
Perché quello che doveva essere l’inizio di un nuovo corso, con idee fresche e progettualità a lungo termine, si è trasformato in una parabola discendente che oggi lascia macerie più che certezze. Il progetto è fallito sul nascere, e a Torino lo sanno tutti. Non serve nemmeno girarci troppo intorno.
Juve e Tudor futuro tutt’altro che scontato
Si era parlato di rilancio, di pazienza, di costruzione. Di un gruppo giovane ma affamato, pronto a seguire un’idea chiara e a ritrovare l’identità perduta. Invece è arrivata una stagione confusa, piena di passi indietro e di problemi mai davvero risolti. Cambi tecnici, tensioni interne, una classifica che ha detto molto meno di quello che ci si aspettava. E adesso, con l’ennesimo cambio in panchina che incombe, anche la struttura societaria è pronta a rimescolarsi.
Tutto ruota attorno alla figura di Igor Tudor, subentrato in corsa dopo l’addio, a dir poco sorprendente, di Thiago Motta. Un passaggio che aveva già lasciato intendere che qualcosa non stesse funzionando come previsto. Tudor, chiamato a salvare il salvabile, ha provato a dare ordine e compattezza. Ma la sensazione, fin dalle prime uscite, è stata quella di un equilibrio precario, destinato a durare poco. E ora la conferma sulla panchina sembra tutto fuorché scontata.

A rendere il quadro ancora più incerto ci ha pensato Christian Vieri. L’ex attaccante, oggi opinionista e voce ascoltata nel panorama calcistico italiano, ha detto la sua proprio durante la presentazione dei calendari. Parole che, più che commentare, sembrano fotografare una realtà già scritta. “Bisogna capire se Tudor rimarrà o no,” ha detto. “Per me non è stato un anno positivo, tanti problemi, allenatore Motta che è stato mandato via. Ora vedremo se rimarrà l’allenatore, ma la Juve deve fare molto di più.”
Un giudizio netto, che conferma ciò che molti pensano ma che pochi dicono apertamente. Tudor, nonostante l’impegno, non ha convinto. E la Juventus, se vuole davvero tornare ai livelli che le competono, non può permettersi un’altra stagione interlocutoria. Servono idee forti, scelte coraggiose, una dirigenza che sappia tracciare una rotta precisa. E soprattutto, serve una guida tecnica all’altezza, capace di reggere le pressioni e riportare entusiasmo.
Il tempo stringe, e con il mercato già attivo, ogni giorno perso pesa doppio. La Juventus non può più sbagliare. Ma per ora resta l’incertezza. Quella, sì, è l’unica cosa che a Torino sembra non mancare mai.