
Bufera Juve, addio inevitabile: l’annuncio su Tudor - Futsalnews24.com (screen Youtube)
Il calcio è fatto di addii e burrasche, che spesso si risolvono solo con decisioni nette e dolorose. L’annuncio sull’addio inevitabile ha coinvolto il tecnico Igor Tudor.
Alla Juventus sembra essere tornata la calma dopo una stagione tormentata, forse una delle più complicate dell’ultimo ventennio, ad esclusione della parentesi in B. L’annata passata, con Thiago Motta alla guida, aveva mostrato tutti i limiti di un progetto tecnico che non decollava, portando i bianconeri a perdere identità e fiducia. La successiva sostituzione con Igor Tudor ha rappresentato una scossa improvvisa, ma efficace: con il tecnico croato, la squadra è riuscita a rimettersi in carreggiata e a conquistare una qualificazione in Champions League che solo qualche mese prima sembrava utopia.
Il calcio, però, vive di cicli brevi e di scossoni improvvisi. Gli addii di alcuni giocatori e il riassetto tattico imposto dal nuovo allenatore hanno cambiato le prospettive del club. Oggi la Juventus appare più solida, più compatta e soprattutto con una direzione chiara. I tifosi, che un anno fa vivevano tra rabbia e scetticismo, oggi sembrano tornati a credere in un progetto serio. Non si parla apertamente di scudetto alla Continassa, forse per scaramanzia, ma il messaggio è implicito: la Juve vuole tornare a recitare da protagonista assoluta in Serie A e non solo. La partenza sprint in campionato, con due vittorie di fila senza subire gol, ha riportato entusiasmo e convinzione. E mentre sul mercato sono arrivati innesti mirati come Jonathan David, Joao Mario, Lois Openda ed Edon Zhegrova, il gruppo ha mostrato subito una maggiore coesione rispetto al recente passato. La sensazione è che la guida di Tudor abbia ridato quel senso di appartenenza e serietà che mancava.
Juventus, senti Nino Ori: “Finalmente abbiamo un allenatore”
Ospite a RBN Cafè su Radio Bianconera, Nino Ori non ha usato mezzi termini per descrivere il suo stato d’animo dopo i primi mesi della gestione Igor Tudor. Il commentatore ha messo a confronto diretto il presente con il recente passato, sottolineando senza giri di parole le sue sensazioni. Rispetto all’anno scorso però abbiamo un allenatore, Thiago Motta non mi è mai stato simpatico anche se mi auguravo le cose andassero diversamente – ha dichiarato il cronista – Non avevo grandi aspettative diciamo ma non tifavo contro né lui né Douglas Luiz, sono contento che lui e Arthur ad esempio non ci siano più. Parole forti, che tracciano però il sentimento diffuso di gran parte della tifoseria bianconera, delusa dalla gestione precedente e ora fiduciosa in un nuovo ciclo.

Non solo critiche, però. Ori ha espresso apprezzamento per alcuni protagonisti della rosa attuale: “Zhegrova mi piace tanto, fa un lavoro migliore rispetto a quello fatto da Conceicao, che è inarrestabile ma non ha abbastanza fisico. Lo scorso anno ha fatto 4-5 gol in Champions al Lille, poi è stato operato e si è dovuto fermare. 9 ne ha fatti David ed è lì che dobbiamo tornare a fare paura e ci servono giocatori di questo calibro”. La conclusione appare quindi chiara: con Igor Tudor al timone e una rosa rinforzata, la Juventus ha ritrovato un’identità precisa. Nessuno alla Continassa pronuncia apertamente la parola “scudetto”, ma tra i tifosi l’obiettivo sembra chiaro e, soprattutto, finalmente realistico.