
Comolli lavora nell'ombra e stupisce la Juve: 30 milioni in cassa - Futsalnews24.com (Instagram)
La Juve incassa 30 milioni di euro grazie al lavoro sottotraccia svolto da Damien Comolli: un tesoretto importantissimo per i bianconeri.
Damien Comolli ha messo a segno il secondo colpo di mercato in entrata. Dopo Jonathan David, arrivato a parametro zero, ecco Joao Mario: i bianconeri hanno speso 12 milioni di euro per assicurarsi il terzino del Porto, con Alberto Costa che invece ha fatto il percorso inverso accordandosi con i Dragoes (15 milioni – più uno di bonus – il costo dell’operazione).
I tifosi si aspettano però altri colpi di spessore per alzare il livello qualitativo della rosa. La Juve è vicinissima a Jadon Sancho ma deve prima cedere Nico Gonzalez, che pare abbia proposte dalla Premier League. In più Comolli sta provando a vendere anche Vlahovic (il Milan è in prima fila) e Douglas Luiz, che non si è presentato al primo giorno di ritiro sancendo di fatto la rottura con il club.
Nelle scorse ore è arrivata l’ufficialità di una cessione di cui si parlava già da qualche tempo. Samuel Mbangula ha salutato Torino per cominciare una nuova avventura con il Werder Brema: i tedeschi hanno deciso di spendere 10 milioni di euro per il belga, pagabili in quattro esercizi, oltre a 2 milioni di bonus. La Juve realizza così una plusvalenza di circa 7 milioni di euro.
Boom Comolli, è fatta: la Juve incassa 30 milioni
La cessione di Mbangula ha fatto storcere il naso a molti tifosi bianconeri, che contestano soprattutto la cifra: in tanti sono infatti convinti che l’attaccante esterno poteva essere venduto a un prezzo più alto. In realtà anche lo scorso anno Dean Huijsen partì per soli 15,2 milioni più 3 di bonus: il difensore della Nazionale spagnola ha poi disputato una stagione super con il Bournemouth, convincendo il Real Madrid a sborsare la bellezza di 58 milioni di euro per portarlo alla corte di Xabi Alonso.

Per la Juve la Next Gen è indispensabile per far crescere giovani da inserire poi in pianta stabile in prima squadra ma anche per andare poi a realizzare guadagni con alcuni di questi talenti. All’inizio della stagione, infatti, i bianconeri devono decidere chi tenere in organico e chi lasciare andare.
Negli ultimi tempi è toccato a Soulé, Iling, Barrenechea, Huijsen e Fagioli, ora è il turno di Mbangula. L’obiettivo di Comolli è quello di riuscire a ottenere ogni anno almeno 30 milioni di euro dalle cessioni dei gioielli della Next Gen: un tesoretto tutt’altro che banale per la Juve.