
Gelo alla Cortinassa, Juve beffata: non si torna più indietro - Futsalnews24.com (screen Youtube)
La Juve brilla in campionato grazie a Vlahovic, ha chiuso gli ultimi colpi di mercato e tutto sembra andare bene. Alla Cortinassa però è calato il gelo.
La Juventus ha iniziato il campionato 2025/26 con il piede giusto, conquistando due vittorie consecutive che hanno riportato entusiasmo tra i tifosi dopo un’estate vissuta con più dubbi che certezze. Le reti di Dusan Vlahovic, due in altrettante partite, hanno confermato quanto il serbo possa essere centrale nel progetto di Igor Tudor, che lo ha blindato nonostante le continue voci di mercato. Non solo l’attacco, ma anche la difesa ha lanciato segnali incoraggianti: due partite senza subire gol, un dato che non si vedeva da tempo e che testimonia la ritrovata solidità di un reparto che aveva sofferto molto nella scorsa stagione. Il ritorno in piena forma di Bremer e il contributo di nuovi innesti come Joao Mario sembrano aver ridato equilibrio a una retroguardia che era stata spesso sotto accusa.
Il mercato, partito in sordina e con parecchie delusioni – da Jadon Sancho a Kolo Muani, profili mai realmente vicini nonostante i sondaggi – si è chiuso con un colpo a sorpresa. L’arrivo di Edon Zhegrova, esterno kosovaro, ha dato a Tudor una freccia in più per il proprio arco, andando a rinforzare le corsie laterali. Una mossa arrivata sul filo di lana che ha trasformato un’estate inizialmente complicata in un finale di sessione più sereno del previsto. Insomma, alla Continassa si respira fiducia: i segnali sul campo hanno restituito ottimismo, il gruppo appare compatto e alcuni singoli sembrano aver ritrovato lo smalto dei giorni migliori. Tuttavia, non tutte le notizie giunte dall’estero possono essere considerate positive.
Alberto Costa brilla al Porto: numeri da rimpianto per la Juve
Mentre la Juventus prova a costruire il proprio futuro, dal Portogallo arrivano aggiornamenti che lasciano un leggero amaro in bocca. Alberto Costa, inserito nello scambio estivo che ha portato Joao Mario a Torino con un conguaglio economico, sta vivendo un inizio di stagione da protagonista assoluto con la maglia del Porto. Il classe 2003, appena 22 anni, è diventato in poche settimane un titolare fisso sotto la guida di Francesco Farioli. I numeri parlano chiaro: quattro assist nelle prime quattro partite di campionato, un impatto devastante che ha subito convinto i tifosi dei Dragoes e acceso i riflettori su di lui.

In particolare, l’esterno portoghese ha messo la sua firma in match cruciali: un assist all’esordio contro il Vitoria Guimaraes, due contro il Casa Pia e uno nel big match vinto contro lo Sporting. Un rendimento che stride con i mesi trascorsi a Torino, dove in sei mesi aveva raccolto appena 14 presenze e 3 assist, senza riuscire a imporsi né con Thiago Motta né con Igor Tudor. La scelta della Juventus di sacrificare Costa per ottenere Joao Mario resta coerente con le esigenze tattiche immediate, ma osservando il rendimento del giovane esterno in patria è lecito chiedersi se non si tratti di un potenziale rimpianto. Per ora i bianconeri sorridono grazie ai risultati e alla ritrovata verve di Vlahovic, ma la stagione è appena iniziata e i paragoni con il talento lusitano rischiano di diventare un tema caldo nelle prossime settimane.