
Igor Tudor infuriato per la firma che salta (Foto Instagram - futsalnews24.com)
Firma saltata per un problema legato alle commissioni. Tudor su tutte le furie, la Juventus deve correre ai ripari.
L’estate bianconera è iniziata con un sapore amaro. L’addio al Mondiale per Club brucia, eccome se brucia. L’eliminazione agli ottavi per mano del Real Madrid ha chiuso in anticipo un appuntamento che poteva essere storico. Sembrava potesse dare di più, lasciando un mix di rimpianti e voglia di rivalsa.
Igor Tudor, chiamato a dare una scossa dopo mesi complicati, ha preso atto della situazione e ora guarda avanti. Con pragmatismo e, soprattutto, con l’urgenza di costruire qualcosa che duri. Perché la Juventus non può più permettersi l’ennesima ripartenza a metà.
Salta la firma con la Juve, cosa succede ora
In questa ottica, il primo segnale è arrivato forte e chiaro: l’acquisto di Jonathan David è ormai cosa fatta. L’attaccante canadese era un obiettivo dichiarato da settimane e ora sarà lui a guidare il nuovo corso offensivo della squadra. Giovane, dinamico, con ampi margini di crescita e un profilo che si sposa perfettamente con l’idea di un progetto a medio-lungo termine. Un colpo che fa capire come il club stia cercando, stavolta sul serio, di mettere basi solide.
Però, come spesso accade in casa Juve, c’è sempre una grana pronta a spuntare sul tavolo. E in questo caso ha il nome e il cognome di Weston McKennie. Il centrocampista statunitense, reduce da una stagione tutt’altro che negativa, sembrava a un passo dal rinnovo. Invece, qualcosa si è inceppato. Anzi, più di qualcosa. Le parti si sono allontanate e, a oggi, la firma non solo non è vicina, ma appare quasi fuori dai radar. A un anno dalla scadenza naturale del contratto, il rischio concreto è che McKennie possa salutare anzitempo.

Infatti, nonostante Tudor lo consideri ancora un elemento utile nelle rotazioni, uno di quei jolly sempre pronti a fare legna a centrocampo o dare spinta sulla fascia, la situazione contrattuale impone delle riflessioni. Una cessione a fronte di un’offerta tra i 15 e i 20 milioni di euro genererebbe una plusvalenza praticamente piena, cosa che, in tempi di equilibrio finanziario, non è certo da scartare. Il problema, però, non è tanto l’ingaggio richiesto, quanto le commissioni chieste dagli agenti. Una voce di spesa che ha complicato i dialoghi, e che continua a rappresentare l’ostacolo principale per arrivare a un’intesa.
McKennie ha messo insieme 48 presenze stagionali tra tutte le competizioni, con oltre 3300 minuti giocati, 5 gol e 4 assist. Numeri che raccontano di un giocatore affidabile, che ha sempre fatto il suo. Ma il calcio moderno, si sa, non perdona incertezze. E se le condizioni non si sbloccano in fretta, la Juve è pronta a voltare pagina anche qui.
La sensazione è che questo mercato sarà molto più movimentato del previsto. Tudor vuole certezze, giocatori motivati, uomini su cui costruire una squadra vera. E il tempo per le indecisioni è finito. La Juventus, ancora una volta, è davanti a un bivio. E stavolta deve scegliere bene.