
Comolli e Tudor li cedono in Arabia (Foto Instagram - futsalnews24.com)
La Juventus cambia strategia sul mercato: prima le cessioni in Arabia per incassare, poi gli acquisti richiesti da Tudor.
Che alla Continassa stia tirando un’aria diversa rispetto al passato è ormai evidente. Con l’arrivo della nuova dirigenza e un progetto tecnico che sembra finalmente avere basi solide, la Juventus ha scelto una strada più concreta, meno legata alle suggestioni e più focalizzata sull’equilibrio economico. Insomma, la musica è davvero cambiata. E non si tratta solo di slogan.
Il nuovo uomo forte del mercato bianconero, Damien Comolli, sta lavorando sotto traccia, ma con idee chiare. L’obiettivo è uno: fare cassa, e farlo subito. Non è un mistero che Tudor abbia chiesto tre rinforzi mirati per plasmare la squadra secondo la sua idea di calcio. Però, per arrivare ai colpi in entrata serve prima incassare.
Ecco chi cede la Juventus in Arabia
Ed è qui che entra in gioco l’Arabia Saudita, diventata a tutti gli effetti una delle piazze più attive e generose del panorama internazionale. Senza ombra di dubbio, i club sauditi rappresentano un’opportunità concreta per vendere bene, meglio di quanto sarebbe possibile con le tradizionali destinazioni europee. E infatti, le cessioni più importanti potrebbero proprio andare in quella direzione.
La Juventus, in questo senso, ha già avviato i contatti e Comolli sembra deciso a monetizzare al massimo da almeno un paio di uscite eccellenti. Non è ancora trapelato ufficialmente di chi si tratta, ma si vocifera di profili con mercato e ingaggi pesanti. In altre parole: addii dolorosi, ma inevitabili per finanziare i rinforzi chiesti dal tecnico.

Parallelamente, si lavora anche su un altro fronte. I giovani della NextGen, come spesso accade, diventano una risorsa da trasformare in denaro fresco. Non a caso, alcuni nomi sono già finiti sulla scrivania di Comolli con il bollino “cedibili”. Il portoghese Luis Semedo, classe 2003, non verrà riscattato dal Sunderland e potrebbe essere utilizzato in qualche operazione strategica. Poi c’è Ivan Lopez, catalano classe 2007, che ha suscitato interesse in Spagna e altrove. E infine Tommaso Mancini, il 2004 ex Vicenza, altro profilo seguito da diversi club. OPerazioni anche nel reparto difensivo con il difensore spagnolo classe 2006 Javier Gil che sta già preparando i bagagli.
L’idea è chiara: fare spazio, abbassare il monte ingaggi, incassare quanto più possibile, ma la strategia a questo punto è chiara anche dalla NextGen si deve capitalizzare il più possibile il prima possibile. Senza dover cedere ai ribassi imposti da un mercato europeo, sempre più statico, per poi colpire. Tudor aspetta, la Juventus si muove, e questa volta lo fa con un piano vero. Forse meno spettacolare, ma più credibile. Anche perché, dopo stagioni fatte di alti e bassi, serve concretezza. E questa dirigenza, almeno per ora, sembra saperla offrire.