
Comolli e la Juventus acquistano una intera società, incredibile (Foto Instagram - futsalnews24.com)
La Juventus si prende tutto: a Roma arriva una svolta storica che cambia il destino di una delle società più importanti d’Italia.
Nel calciomercato estivo si parla sempre e solo di colpi, nomi, cifre, ma c’è un altro tipo di operazione, molto meno chiassosa, che può avere un impatto ancora più profondo e duraturo. E questa volta la Juventus ha deciso di andare dritta al cuore del calcio italiano, proprio lì dove nascono i campioni, dove il talento viene scoperto, curato e fatto crescere lontano dai riflettori.
A Roma sta succedendo qualcosa che, senza ombra di dubbio, segnerà un prima e un dopo. E Comolli, uomo di fiducia dei bianconeri, è arrivato nella Capitale non per inseguire un calciatore, ma per chiudere un affare ben più grande.
La Juventus a Roma prende tutta la società
Sì, perché non si tratta di un semplice trasferimento, né di un investimento in ottica futura. È qualcosa di più: la storica GSD Nuova Tor Tre Teste, società simbolo del calcio giovanile romano e tra le più vincenti a livello nazionale, entra ufficialmente nel circuito Juventus. Una rivoluzione silenziosa ma potentissima. Dalla stagione 2025/2026, infatti, il club di via Candiani – nel cuore del V municipio – diventerà una vera e propria Juventus Academy. E non è una scelta casuale, né tantomeno una formalità.
Infatti, sono pochissime le realtà selezionate per far parte di questo progetto. La Juventus non affida il suo marchio a chiunque, non basta avere qualche buon risultato o un campo in sintetico all’avanguardia. I parametri di selezione sono rigidi: servono strutture adeguate, un ambiente sano, un’impostazione tecnica coerente con quella bianconera e, soprattutto, una filosofia che metta al centro il ragazzo prima ancora che l’atleta. Ed è proprio questo che ha convinto la dirigenza di Torino a puntare forte su Tor Tre Teste.

Parliamo di una delle fucine di talenti più conosciute e rispettate d’Italia, una società che ha formato centinaia di calciatori arrivati poi nei settori professionistici, molti dei quali anche in Serie A. Ora, quel patrimonio umano e sportivo verrà messo a sistema attraverso il celebre “metodo Juventus”, un modello di lavoro che non si limita alla preparazione atletica, ma abbraccia la crescita del giovane a 360 gradi. Dai comportamenti in campo alla gestione della pressione, dalla scuola al rispetto delle regole, l’obiettivo è costruire uomini prima che calciatori.
La presenza di Comolli a Roma per siglare questo accordo non è passata inosservata. Perché quando la Juventus si muove, lo fa sempre con una strategia precisa. E in questo caso, la mossa è chiara: creare un ponte diretto tra la Capitale e Torino, per attingere al meglio del talento romano fin dalla base. Un colpo clamoroso, perché vuol dire mettere mano su una delle miniere d’oro del calcio italiano. E farlo con un progetto strutturato, non con la solita pesca a strascico.
Però la notizia non fa rumore come un grande acquisto, non finisce nei titoloni delle TV. Ma chi conosce il calcio vero, quello che parte dai campi polverosi e arriva agli stadi pieni, sa che questa operazione può valere più di un colpo da 100 milioni. Perché è lì, nei settori giovanili, che si costruisce davvero il futuro. E la Juventus, ancora una volta, ha dimostrato di saper guardare più lontano degli altri.