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Mai visto prima: indagine sullo stato di salute del futsal italiano. Con Francesco D’Ario

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Il pensiero dell’esperto direttore: “L’arrivo di stelle porta lustro a tutti ma la crescita passa dalle società. E da una serietà che oggi non c’è”

Mai visto prima. E’ una sensazione diffusa. Come se quella alle porte fosse destinata a diventare la stagione spartiacque, tra un prima fatto di alti e (tanti) bassi e un dopo rigoglioso, florido, stabile. Una sorta di anno zero. Il vago sospetto ce lo danno i tanti top player, giovani e meno giovani, che stanno scegliendo l’Italia (come mai prima d’ora). E, soprattutto, il concreto interesse che Sky continua a mostrare verso la nostra disciplina, con una doppia diretta settimanale di cui mai avevamo potuto godere in passato. Favorevoli o contrari, possibilisti o negazionisti: la verità ci interessa tutta perché ogni modo di vederla può offrirci spunti di confronto preziosissimi. E allora intraprendiamo insieme questo lungo e formativo viaggio. Il quarto appuntamento, dopo Andrea Rubei (QUI), Danilo Lemma (QUI) e Nicola Giannattasio (QUI) è con Francesco D’Ario.

LA CRESCITA PASSA DAI CLUB – “Sono estremamente favorevole all’arrivo di giocatori del calibro di Pola e Cardinal, ad esempio, che possono soltanto portare lustro al nostro campionato e allo stesso tempo alzare il livello generale. Mi farebbe anche piacere avere nel nostro campionato giovani interessanti che possano essere le nuove stelle e, soprattutto, sarebbe auspicabile in futuro che l’Italia possa trattenere questi campioni invece succede troppo spesso che arrivino da noi in età già matura. Mi auguro che nel tempo questa cosa si possa ribaltare con una crescita esponenziale del nostro campionato. Ma questo passa attraverso una crescita importante, strutturale ed economica da parte delle società stesse. E passa da una serietà che ad oggi purtroppo non è una cartina di tornasole così importante del nostro campionato: molti giocatori hanno paura di venire in Italia perché temono di non essere tutelati a livello contrattuale“.

COME ALL’ANDATA COSI’ AL RITORNO – “Quanto a Sky è davvero tutto bello e rappresenta sicuramente un miglioramento avere più sedi. E’ logisticamente congeniale rispetto a far sobbarcare trasferte lunghe e relative spese alle società. Tuttavia rimango perplesso sulla gestione del campo neutro. D’accordo scegliere determinate sfide per mandarle in diretta Sky ma, a mio avviso, la partita dell’andata deve essere riproposta anche al ritorno. Deve esserci maggiore regolarità sul numero di gare fatte in casa o in trasferta. Dico questo perché l’anno scorso ci sono state squadre che hanno disputato quattro gare in campo neutro in diretta Sky ed erano tutte gare casalinghe, così si perde il cosiddetto fattore campo. Insomma se si gioca Napoli-Pesaro all’andata, è giusto giocare in campo neutro anche Pesaro-Napoli“.

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