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Mai visto prima: indagine sullo stato di salute del futsal italiano. Con Gabriel Lima

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L’ex capitano della Nazionale: “Il vero problema non è in chi prende decisioni ma alla base. L’Italia? Ci manca tantissimo”

Mai visto prima. E’ una sensazione diffusa. Come se quella alle porte fosse destinata a diventare la stagione spartiacque, tra un prima fatto di alti e (tanti) bassi e un dopo rigoglioso, florido, stabile. Una sorta di anno zero. Il vago sospetto ce lo danno i tanti top player, giovani e meno giovani, che stanno scegliendo l’Italia (come mai prima d’ora). E, soprattutto, il concreto interesse che Sky continua a mostrare verso la nostra disciplina, con una doppia diretta settimanale di cui mai avevamo potuto godere in passato. Favorevoli o contrari, possibilisti o negazionisti: la verità ci interessa tutta perché ogni modo di vederla può offrirci spunti di confronto preziosissimi. E allora intraprendiamo insieme questo lungo e formativo viaggio. Il nono appuntamento, dopo Andrea Rubei (QUI), Danilo Lemma (QUI), Nicola Giannattasio (QUI), Francesco D’Ario (QUI), Daniele Perrini (QUI), Marco Bramucci (QUI), Damiano Basile (QUI) e Diego Giustozzi (QUI) è con Gabriel Lima.

LAVORARE ALLA BASE – “Ultimamente non sto seguendo molto però per quello che ho potuto vedere credo sia anche inutile nascondere che il livello tecnico negli ultimi anni si sia abbassato. Alcuni club erano veri e propri squadroni con “tribune” che farebbero i titolari in tutte le squadre attuali di Serie A. Però è anche vero che c’è una nuova rotta. La Divisione ha preso nuove scelte, che si potranno discutere o meno ma io sempre favorevole a chi prende decisioni, anche se dure e difficili. Con questo, quindi, non voglio dire di essere pro riforma o contro, magari l’avrei pensata diversamente, ma se la Divisione crede sia questa la strada giusta tra qualche anno vedremo le conseguenze e raccoglieremo i frutti. Credo anche che vicino a noi ci sia un’altra federazione che per certi versi ci è passata e può davvero insegnarci molto, mi riferisco a quella portoghese. Con un po’ di umiltà forse si potrebbe fare uno studio approfondito per cercare di capire cosa di quel modello può essere riproposto anche in Italia. Quanto ai nomi sì, ne abbiamo persi alcuni importanti ma anche quelli in entrata sono buoni. Da questo punto di vista l’Italia ha sempre avuto un mercato che attira le attenzioni. Ciò che manca è l’organizzazione, e questo è un difetto storico. Voglio dire che se è vero che bisogna cambiare questo non deve avvenire per forza dall’alto, piuttosto dal basso. E’ la base che mi preoccupa. Cosa stiamo facendo, a livello di società e quindi di base, per migliorare il futuro del futsal italiano?“.

SKY = QUALITA’ – “E’ sempre un argomento complicato questo di Sky. Capisco quelli che obiettano dicendo che si tratta di un servizio a pagamento ma io sono da sempre a favore. Sky ti consegna un prodotto futsal molto più bello di tutti gli altri. E se siamo in gradi di venderlo attraiamo più sponsor e quindi possiamo investire sui giovani e sul futuro. Ricordo ai miei tempi FoxSports, il prodotto finale era davvero spettacolare”.

ITALIA NEL CUORE – “Ormai sono tre anni e mezzo che siamo in Brasile. Durante questo periodo ho ricevuto tantissime offerte, anche da club di altre nazioni europee ma onestamente non le ho mai prese in considerazione, non sono mai arrivato nemmeno a discutere fattori economici. Sono molto grato per le chiamate, mi fanno onore. E non solo come giocatore ma anche per il doppio ruolo che ricopro attualmente nella formazione dei bambini attraverso la nostra metodologia del Nucleo Gabriel Lima. In più nel San Paolo mi occupo anche della gestione. Insomma, si può dire che la post-carriera è già iniziata e ricevere sin da ora offerte che centrano con questi nuovi percorsi mi fa molto piacere. Ma, come detto, il ritorno in Italia non è stato mai vicino. Nel 2019 ho preso questa decisione molto delicata e non aveva senso ripensarci. Qui in Brasile ho ricostruito una vita che avevo lasciato in sospeso quindici anni fa. Poi il Nucleo Gabriel Lima cresce ogni anno di più, lavoro anche per Socios.com, il futsal si può dire è diventato il secondo o terzo pensiero, non è neanche più un lavoro ma un piacere. Quindi per risponderti, no: non c’è stata nessuna società particolarmente vicina a riportarci in Italia. Ma ci manca tanto e speriamo di vederci presto”.

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