
Furiosa rissa in campo in amichevole ecco che sanzioni scattano (Foto Instagram - futsalnews24.com)
Rissa in campo nell’amichevole tra Betis Siviglia e Como, con momenti di pura tensione che hanno acceso la serata a Cadice. Tempo di sanzioni.
Le amichevoli estive, si sa, dovrebbero essere l’occasione per testare schemi, mettere minuti nelle gambe e, magari, regalare qualche spettacolo senza troppe pressioni. Però, ogni tanto, la competizione prende il sopravvento e l’atmosfera si scalda più del previsto.
È esattamente quello che è accaduto a Cadice durante l’amichevole tra Betis Siviglia e Como, una partita che si è trasformata, senza ombra di dubbio, in un episodio da ricordare più per la tensione che per il calcio giocato.
Rissa in campo tra Como e Betis: quali sanzioni ora
Tutto è esploso nel recupero del primo tempo. Una normale azione di gioco è degenerata in un acceso confronto verbale tra Pablo Fornals, volto noto del Betis, e Santiago Perrone, centrocampista del Como. In un attimo, le parole si sono trasformate in gesti e dai musi duri si è passati a schiaffi e pugni. La scena, rapida e improvvisa, ha coinvolto anche altri giocatori delle due squadre, accorsi per dividere o per prendersi parte nella mischia. Lo stadio, inizialmente immerso nel clima disteso tipico delle amichevoli, è rimasto sorpreso dall’improvvisa fiammata di nervosismo.
Gli arbitri hanno faticato a riportare la calma, ma fortunatamente, dopo qualche minuto di caos, la partita è potuta riprendere. Nessuno dei protagonisti della rissa ha lasciato il campo, segno che l’episodio, per quanto acceso, non ha avuto conseguenze immediate in termini disciplinari. E qui entra in gioco un aspetto importante, spesso poco conosciuto dal grande pubblico.

Infatti, secondo il regolamento della FIGC e delle principali federazioni europee, le squalifiche comminate in amichevoli estive non comportano automaticamente inibizioni per le gare ufficiali. Questo significa che, anche in caso di espulsione o sospensione temporanea, i giocatori possono scendere regolarmente in campo quando iniziano le competizioni ufficiali. L’unica eccezione riguarda episodi di particolare gravità, come condotte violente estreme o comportamenti ritenuti lesivi per l’immagine dello sport, che possono essere segnalati agli organi disciplinari e trasformarsi in squalifiche effettive.
Nel caso specifico di Cadice, la tensione non dovrebbe avere strascichi regolamentari. Fornals e Perrone, così come gli altri giocatori coinvolti, non rischiano di saltare partite ufficiali per quanto accaduto. Resta, però, l’immagine di un’amichevole che, almeno per qualche minuto, ha perso il suo significato originario, trasformandosi in un vero e proprio scontro fisico.
Al fischio finale, entrambe le squadre hanno cercato di stemperare gli animi, consapevoli che, alla fine, si trattava pur sempre di un test estivo. Ma l’episodio dimostra che, anche senza punti in palio, la passione e l’agonismo possono accendersi in un istante, soprattutto quando in campo ci sono personalità forti e spiriti competitivi. E a Cadice, questa volta, la tensione ha avuto la meglio sul fair play.