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Roma frastornata, non ci sono soldi: il bomber dice addio a Trigoria

Gian Piero GasperiniRoma frastornata, non ci sono soldi: il bomber dice addio a Trigoria - Futsalnews24.com (screen Youtube)

Niente soldi, niente affari. Un binomio che trova poche speranze d’appello per la Roma. Gasperini perde uno dei suoi bomber e deve rassegnarsi.

C’è un’immagine che sintetizza lo stato d’animo della Roma in questo avvio di stagione: una squadra che corre, produce gioco, va dritta verso l’obiettivo, ma si ferma spesso a pochi metri dal traguardo. Era da tempo che i giallorossi non si ritrovavano stabilmente nella parte alta della classifica con continuità, capaci di insidiare le prime posizioni settimana dopo settimana. L’arrivo di Gian Piero Gasperini ha portato una mentalità aggressiva, più verticale, più affamata rispetto agli ultimi cicli, e il pubblico dell’Olimpico ha risposto con entusiasmo, riscoprendo un senso di appartenenza che sembrava aver perso intensità. Eppure, nel paradosso tattico più evidente, proprio la squadra che gioca di più nella metà campo avversaria fatica a finalizzare quanto crea. Gli scontri diretti restano lo specchio della fragilità attuale: nessuna vittoria contro le big in questa stagione, nonostante partite spesso dominate sul piano del ritmo e della produzione offensiva.

Il reparto avanzato è la zona che più necessita di interventi. Evan Ferguson, pur garantendo fisicità e profondità, non ha ancora trovato continuità sotto porta. Artem Dovbyk, seppur infortunato, alterna lampi alla difficoltà concreta nel trasformare le occasioni che contano. Servirebbe un giocatore che sappia abbassarsi, dialogare, creare linee di passaggio e, allo stesso tempo, incidere nei pressi dell’area. È qui che prende forma il lavoro del direttore sportivo Massara, chiamato nelle prossime settimane a individuare il profilo giusto per compiere quel salto definitivo che una piazza come Roma chiede da anni. Il mercato invernale diventerà crocevia del progetto: sul tavolo ci sono diversi nomi, valutazioni, strategie. Tra alternative, opportunità e piani B, uno spicca più di tutti nelle intenzioni del club.

Lo United gela la Roma, niente prestito: il sì di Zirkzee conta poco

Al di là dei dossier aperti, il primo amore resta Joshua Zirkzee. La seconda parte del quadro si apre però con una doccia fredda, perché il Manchester United è irremovibile. I colloqui tra le parti sono avviati da tempo, l’entourage del giocatore ha già comunicato il gradimento per la destinazione Roma e un ruolo da potenziale titolare agli ordini di Gasperini. Ma il nodo non riguarda la volontà del ragazzo, quanto la formula. I Red Devils non prenderanno in considerazione pagamenti dilazionati o prestiti con obbligo condizionato. Nessun “pagherò”, nessun escamotage creativo, niente cambiali: per liberare Zirkzee serve un acquisto immediato, cash alla firma.

Zirkzee

Lo United gela la Roma, niente prestito: il sì di Zirkzee conta poco – Futsalnews24.com (screen Youtube)

I Friedkin si trovano quindi davanti a un bivio: affondare il colpo con un investimento pesante a gennaio oppure rinviare tutto a giugno, rischiando che il giocatore entri in orbita di altre pretendenti (come la Juve). La sensazione, ad oggi, è che la trattativa resti congelata. Il sì del giocatore non basta, le porte non si apriranno senza un’offerta piena. In via ufficiale non è tramontata, ma l’operazione appare complessa, almeno nell’immediato. Nel frattempo Massara tiene viva la pista Arnaud Kalimuendo, seguito anche dal Milan, e quella che porta a Yuri Alberto. Strade laterali, utili se il grande obiettivo resterà irraggiungibile.

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