
Scandalo nel calcio italiano, ricorso e campionato stravolto - Futsalnews24.com (Canva)
Il club non accetta la sentenza e ha deciso di presentare ricorso: il calcio italiano è sempre più nel caos, cosa succede ora.
Il calcio italiano ha vissuto settimane a dir poco infuocate e stando a quanto sta accadendo in queste ultime ore è molto probabile che anche le prossime saranno dello stesso tenore. Il riferimento è ovviamente al caos che ha travolto la Serie B, con la penalizzazione di 4 punti inflitta al Brescia per le irregolarità sui versamenti fiscali che ha condannato le Rondinelle alla retrocessione in Serie C.
La penalizzazione ai lombardi ha permesso al Frosinone di salvarsi senza playout. La Salernitana non ha più affrontato i ciociari nello spareggio salvezza, bensì la Sampdoria. Un’occasione d’oro che i blucerchiati – retrocessi in C al termine della regular season e ammessi poi al playout dopo la sentenza sul caso Brescia – hanno saputo sfruttare al meglio, vincendo 2-0 la gara di andata e portandosi in vantaggio di due reti anche nella gara di ritorno a Salerno.
Il match, come noto, è stato poi sospeso nel secondo tempo a causa del fitto lancio di petardi e seggiolini dalla curva salernitana. I campani non ci stanno e hanno già fatto sapere che proseguiranno la loro battaglia legale per chiedere la riammissione in Serie B. Il sito Salerno Today precisa che i legali del club – Francesco Fimmanò, Rino Sica e Federico Dinelli – hanno depositato il ricorso al TAR del Lazio.
Scandalo nel calcio italiano: la Salernitana fa ricorso, vuole la riammissione in B
La Salernitana sostiene di essere stata danneggiata per aver giocato i playout con un avversario diverso rispetto a quello che le era stato assegnato, oltretutto costringendola ad attendere tre settimane per disputare questo spareggio. I granata chiedono quindi un risarcimento e la riammissione in Serie B con un format a 21 squadre.

Una richiesta, quella del club campano, già respinta dal Collegio di Garanzia del CONI. Per questo la Salernitana ha deciso di ricorrere al TAR del Lazio per far valere le proprie ragioni. Su questo argomento è intervenuto il Presidente della FIGC, Gabriele Gravina, che in un’intervista al Mattino ha chiarito la posizione della Federazione.
“Capisco la frustrazione, ma le regole vanno rispettate. Il playout si doveva giocare – le parole di Gravina – La Salernitana ha presentato un’unica richiesta, cercando di sfruttare la situazione per chiedere una Serie B a 21 squadre, cosa che le norme non consentono. Mi dispiace per quanto accaduto in una realtà così importante del nostro calcio“.