
Stangata Uefa, fuori dall'Europa: immediato ricorso al TAS - Futsaslnews24.com (Pixabay)
Il calcio moderno non è solo campo e goal: sempre più spesso, vicende che si svolgono lontano dal rettangolo di gioco condizionano ardentemente il futuro delle squadre.
In Italia, basti pensare ai recenti terremoti giudiziari che hanno travolto Serie B e Serie C, con penalizzazioni, esclusioni e fallimenti che hanno totalmente rimesso in discussione intere stagioni. Il calcio d’altronde non è immune alle dinamiche finanziarie, e ogni scelta societaria rischia di portare conseguenze pesanti. Queste vicende non si fermano ai confini nazionali: la Francia ha vissuto un caso clamoroso con il Lione, inizialmente retrocesso in Ligue 2 per problemi economici, salvo poi essere riammesso dopo ricorso. Una vera girandola giudiziaria che ha destabilizzato l’intero sistema sportivo della nazione.
Il meccanismo è ormai noto: se una società coinvolta in competizioni europee non rispetta i parametri finanziari o commette irregolarità, può subire pesanti sanzioni che ricadono su tutta la filiera dei club – dalla distribuzione dei posti in Champions ed Europa League alla Conference League, fino al TAS. Un effetto domino che può ribaltare inaspettatamente non solo le ambizioni sportive, ma anche i progetti economici. Ecco, dunque, che anche in Inghilterra si sta concretizzando un nuovo terremoto: dopo le vicende del Lione, le ricadute si sentono fino in Premier League.
Europe League: Crystal Palace fuori per colpa del Lione
L’ultima tegola arriva direttamente dalla UEFA, che ha annunciato l’esclusione del Crystal Palace dall’Europa League, relegandolo in Conference League. La decisione è strettamente collegata all’iter giudiziario del Lione, che, dopo essere retrocesso per ragioni societarie, si è visto riammesso nella massima serie e quindi anche nella competizione continentale. Dietro c’è una questione spinosa di legami societari: entrambe le squadre sono sotto l’ombrello dell’imprenditore John Textor, e la UEFA si è trovata a dover applicare il principio che vieta a club “fratelli” di partecipare alla stessa competizione.

Il risultato è stato inevitabile: il posto in Europa League è stato assegnato al Nottingham Forest, mentre il Crystal Palace scivola in Conference League: un colpo duro per una realtà desiderosa di riscatto europeo. Il club londinese non ha però intenzione di arrendersi: il Crystal Palace ha già annunciato l’intenzione di ricorrere al TAS (Tribunale Arbitrale dello Sport), presentando motivi validi per ribaltare la decisione. Il ricorso si basa sulla contestazione dei legami indiretti e dell’effettiva influenza societaria, argomentazioni che potrebbero generare un’inaspettata inversione di rotta. A subire questo terremoto non sono solo i tifosi del Palace, pronti per la stagione europea: a risentirne è anche il programma delle competizioni, con spostamenti di date, ricalcolo coefficienti, distribuzione dei premi e impatto sul ranking UEFA.