
Tudor spalle al muro: ammutinamento alla Juventus - Futsalnews24.com (screen Youtube)
Igor Tudor, oltre alla grana Valhovic, si trova a dover gestire uno spogliatoio profondamente logorato. L’ammutinamento lascia il croato spalle al muro.
Per Igor Tudor l’estate 2025 sta assumendo contorni ben più turbolenti del previsto. Non bastava dover gestire il complicato dossier Dusan Vlahovic, con il centravanti serbo che continua a rappresentare una variabile impazzita nelle strategie bianconere: ora il tecnico croato deve anche fare i conti con un primo, delicato segnale di dissenso che arriva direttamente dallo spogliatoio. Il Mondiale per Club disputato negli Stati Uniti ha inevitabilmente allungato la stagione della Juventus, spingendo più in là il momento della ripresa e comprimendo i tempi della preparazione. Una circostanza che ha inciso non solo sul piano atletico, ma anche su quello gestionale: Tudor si trova ora costretto a ricalibrare tempi e metodi, in un’estate in cui il calciomercato è ancora in fermento e le certezze tecniche stentano a consolidarsi.
La Juventus sta cercando di definire alcune operazioni chiave, tra cui l’arrivo ormai vicino di Jadon Sancho e la conferma di Francisco Conceicao, ma il quadro resta in divenire, soprattutto in uscita: lo stesso Vlahovic è uno dei nomi su cui la società non ha ancora preso una decisione definitiva, o meglio su cui ha poco controllo. Resta infatti aperta l’ipotesi della tribuna, qualora si presentassero ancora le condizioni ostative proposte dall’entourage. In questo contesto, Tudor è chiamato a costruire una squadra solida e coesa, ma il recente episodio che lo ha visto costretto a incassare un “no” compatto da parte dei giocatori aggiunge un ulteriore elemento di complessità alla sua missione.
Juventus, i calciatori rifiutano il ritiro anticpato
La proposta, partita direttamente dalla dirigenza juventina, era chiara: ridurre di una settimana le ferie dei calciatori per iniziare il ritiro intorno al 17 luglio, così da avere più tempo per preparare al meglio la stagione 2025-2026, che prenderà il via ufficiale il 24 agosto. Un’idea nata dall’esigenza di recuperare il tempo “perso” per via dell’impegno nel Mondiale per Club, e che aveva trovato l’approvazione dello stesso Tudor, convinto sostenitore della necessità di un lavoro estivo più approfondito. Ma la risposta della squadra è stata secca e unanime: nessun anticipo, si parte il 24 luglio, come inizialmente previsto. I giocatori si sono confrontati tra loro e hanno scelto all’unanimità di respingere la proposta della società, motivando la decisione con la necessità di godere pienamente del periodo di riposo, ritenuto fondamentale dopo una stagione lunga e logorante.

Tudor, pur consapevole dell’importanza che una preparazione più lunga avrebbe potuto avere, ha preso atto della decisione e ha scelto di non alimentare frizioni: il tecnico ha accettato la linea del gruppo e rinunciato all’idea di forzare la mano. Un gesto che può essere letto come una dimostrazione di intelligenza relazionale, ma anche come la presa d’atto di una situazione interna da gestire con attenzione. In attesa di capire come evolverà la rosa, una certezza c’è: la Juventus si ritroverà il 24 luglio, senza anticipi, ma con un carico di attese e questioni aperte che Tudor dovrà affrontare fin dal primo giorno di lavoro.