
Vlahovic soluzione Osimhen, ecco cosa farà la Juve (Foto IG @vlahovicdusan - futsalnews24.com)
Il calciomercato è speranze e illusioni e poi spesso sbatte contro la realtà: la Juventus ora deve fare i conti anche con Vlahovic.
Ogni estate è la stessa storia. I tifosi sognano, immaginano undici titolari da sogno e panchine lunghe come romanzi. I giornali si riempiono di nomi, di incastri, di strategie sottili, perché il calciomercato non è solo una questione tecnica, ma anche un gioco di suggestioni che tiene tutti incollati a notifiche e dirette streaming.
Però, come spesso accade, tra ciò che si immagina e ciò che davvero si concretizza passa un mondo. E anche per le big come la Juventus, chiamata a ricostruire e rilanciarsi, la realtà presenta ogni giorno conti da far quadrare.
Vlahovic: va bene la soluzione Osimhen
Mentre Comolli lavora per regalare rinforzi ad un progetto tecnico ancora in piena evoluzione, in casa bianconera c’è una questione che non può più essere rimandata. Quella legata a Dusan Vlahovic. Il centravanti serbo, arrivato a Torino come uno dei più promettenti attaccanti europei, oggi non è più centrale nel progetto. Non tanto per mancanza di qualità, quanto per un discorso legato a costi e rendimento. Il suo ingaggio è pesante, il suo cartellino rappresenta ancora una voce imponente a bilancio, e tenerlo ai margini significherebbe accettare una perdita secca sotto ogni punto di vista.

La Juve, però, si trova in un momento particolare. Non vuole svendere, ma sa di dover agire. Ecco allora che prende forma un’idea che, in fondo, ha già avuto un precedente recente. Si guarda al caso Osimhen della scorsa estate: anche lui, dato inizialmente in uscita, finì per restare e rinnovare, ma solo per essere poi girato in prestito temporaneo in un altro campionato, in attesa di trovare un acquirente serio e definitivo.
Nel caso di Vlahovic, la strada potrebbe essere molto simile. Se non dovesse arrivare un’offerta concreta entro la fine del mercato italiano, c’è l’ipotesi concreta di un rinnovo annuale — utile soprattutto per tutelare il valore patrimoniale del giocatore — e poi un prestito verso la Turchia, dove la finestra estiva si chiude più tardi. Una soluzione che permetterebbe alla Juventus di alleggerire il monte ingaggi e guadagnare tempo, senza strappare con il giocatore. E al tempo stesso, darebbe a Vlahovic una vetrina per rilanciarsi, in un contesto competitivo ma meno opprimente rispetto a quello bianconero.
La realtà, insomma, spesso non coincide con le fantasie da “dream team” che infiammano le estati dei tifosi. La Juventus lo sa bene, e adesso è chiamata a una prova di lucidità e coraggio. Per costruire, sì. Ma anche per saper tagliare dove serve.