
Vlahovic fa due su due come la Juve (Foto Instagram - futsalnews24.com)
La Juventus messa a tacere sulla vicenda Vlahovic. Nonostante i gol e le vittorie non c’è pace per il serbo.
La nuova Juventus sembra aver ritrovato quello spirito operaio che per anni ha rappresentato la sua vera essenza, quella mentalità fatta di sacrificio, compattezza e capacità di soffrire nei momenti chiave. Dopo un’estate vissuta tra mille incertezze, tra la questione Vlahovic e le difficoltà di un mercato che non sembrava decollare, i bianconeri si presentano alla grande.
Due vittorie su due e una sensazione di solidità che non era affatto scontata. Vincere a Genova, in uno stadio tradizionalmente complicato, non è mai banale e questo lo sanno bene i tifosi, che infatti hanno accolto con entusiasmo il nuovo corso targato Igor Tudor.
Vlahovic e la Juve: meglio tacere
Sul fronte mercato, la Juventus ha dato l’impressione di muoversi con prudenza, senza stravolgimenti ma con una strategia mirata. Non sono arrivati i grandi colpi da prima pagina, però all’ultimo giorno utile sono sbarcati a Torino Edon Zhegrova e Loïs Openda, due acquisti che, senza ombra di dubbio, hanno alzato il giudizio complessivo dell’operato della dirigenza bianconera. L’esterno offensivo e l’attaccante belga rappresentano due pedine in grado di dare nuove soluzioni al tecnico croato, arricchendo una rosa che già oggi sembra molto più completa rispetto a quella della scorsa stagione.

Eppure, nonostante questo buon avvio, la Juventus continua ad essere osservata speciale dal punto di vista mediatico, soprattutto quando si parla di Dusan Vlahovic. L’attaccante serbo è stato infatti per mesi al centro di voci di mercato e polemiche sul suo rendimento, con una parte della critica pronta a sottolinearne i difetti prima ancora dei pregi. Tuttavia, a mettere a tacere questa narrazione ci ha pensato un giornalista autorevole come Giuseppe Falci del Corriere della Sera.
Attraverso un post pubblicato su X, Falci ha scritto parole chiare: “La Juventus è tornata ad essere operaia. Saper soffrire in un campo ostico come Genova è un segnale di maturità. Ci sono dei picchi rappresentati da Di Gregorio, Thuram, da Bremer, Yldiz e ovviamente Vlahovic. Non banale l’ingresso di Kostic. Benvenuto Zhegrova. #finoallafine. Continuare a discutere Dusan Vlahovic è un errore mastodontico”. Parole che non lasciano spazio a interpretazioni e che sottolineano come il centravanti bianconero debba essere visto come un punto fermo e non come un problema da risolvere.
Il messaggio è chiaro: la Juventus deve smettere di giustificarsi o di alimentare polemiche e semplicemente continuare a pedalare, come piace ai tifosi. E la sensazione è che Tudor abbia già capito perfettamente la ricetta: costruire una squadra umile, solida e affamata, in grado di puntare in alto senza proclami. Forse non sarà la Juventus più scintillante di sempre, ma la determinazione e la compattezza viste in queste prime uscite fanno capire che i bianconeri sono tornati a fare sul serio.