
Follie per accontentare Tudor, come si muove la Juve (Foto FB @juventus - futsalnews24.com)
La Juventus volta pagina dopo una stagione da dimenticare, pronta a ricostruire per tornare a essere protagonista.
La sensazione è che qualcosa si stia muovendo davvero. Dopo mesi passati a rincorrere certezze che non arrivavano mai, tra penalizzazioni, aule di tribunale, cambi in panchina e una classifica che non rispecchiava né la storia né l’ambizione del club, ora a Torino si respira aria diversa.
Non migliore, almeno non ancora, però diversa sì. Una specie di silenzio operoso, di quelli che precedono le grandi scelte. John Elkann ha preso in mano il timone con decisione, archiviando definitivamente la fase del contenimento per aprire un nuovo ciclo.
Juventus follie per accontentare Tudor
Questa volta il progetto sembra voler tornare a parlare di calcio vero, dopo anni in cui a far notizia erano più le scrivanie che i campi. Infatti, dopo un lungo periodo segnato più dai comunicati ufficiali che dalle imprese sportive, la Juventus sembra voler tornare a fare ciò che le riesce meglio: costruire per vincere.
Il motto “fino alla fine” non è solo uno slogan da sciarpa, è un DNA, un’identità che non può essere rinnegata. E proprio da qui parte la nuova Juve, da quella fame mai sopita di tornare a lottare per il vertice. Il primo passo è stato dare continuità alla guida tecnica: confermato Igor Tudor, che nell’ultima parte della stagione ha preso in mano una squadra sfibrata e l’ha rimessa in carreggiata. Non ha fatto miracoli, d’accordo, ma ha restituito un’idea, un’identità. E in un’annata come quella appena conclusa, questo basta per essere considerato un salvatore della patria.

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Un altro segnale forte è arrivato con l’ingresso in società di Giorgio Chiellini. Uno che di Juve ne ha vissute tante, nel bene e nel male. La sua presenza non è solo simbolica, ma strutturale. È un ritorno al calcio giocato, alla mentalità vincente, alla gestione sportiva fatta da chi sa cosa significa indossare quella maglia. Dopo anni in cui la società aveva virato su un modello più finanziario che calcistico, ora si torna al cuore, alla sostanza.
E poi, c’è il mercato. Anche qui qualcosa bolle in pentola. Le voci si rincorrono, ma una cosa è chiara: la Juve farà follie solo per un nome, uno che Tudor considera indispensabile per il suo progetto tattico. Paolo Paganini, intervenuto a TMW Radio, è stato molto chiaro: “Se i bianconeri faranno follie, le faranno solo per Ndoye”. Un profilo preciso, funzionale al gioco del tecnico croato, capace di garantire quella velocità, fisicità e duttilità che tanto sono mancate nell’ultima stagione.
Ndoye non è una star da copertina, ma è il tipo di giocatore che può cambiare gli equilibri di una squadra se messo nel contesto giusto. Tudor lo sa, e lo vuole. E quando un allenatore ha le idee chiare, spesso è giusto assecondarlo. Anche a costo di spendere tanto. Perché, dopo tutto, la Juve ha già perso abbastanza tempo. Ora non può più permetterselo.