
Il calciatore non si presenta, Allegri diventa una furia (Foto Instagram - futsalnews24.com)
Massimiliano Allegri è tornato al Milan e l’entusiasmo è alle stelle, ma il primo grattacapo non si è fatto attendere.
Il ritorno di Massimiliano Allegri sulla panchina del Milan è una di quelle notizie che fanno rumore. Perché non si tratta solo di un cambio di allenatore, ma di un ritorno alle origini. Dopo anni passati tra trofei e polemiche, Max ritrova la squadra che lo ha lanciato verso l’élite del calcio italiano.
E non è un caso che l’atmosfera in casa rossonera sia tornata carica di aspettative. I tifosi, come spesso accade in questi casi, oscillano tra l’entusiasmo e la cautela, ma nessuno può negare che Allegri al Milan sia una scelta che profuma di logica e di nostalgia.
Allegri su tutte le furie: il calciatore non si presenta
Però, come spesso accade nel calcio, la luna di miele può interrompersi prima ancora di cominciare davvero. Infatti, a pochi giorni dal raduno, una notizia ha mandato Allegri su tutte le furie: Theo Hernandez non si presenterà al ritiro. E non si tratta di un’assenza temporanea. Il terzino francese è ormai a un passo dall’Arabia Saudita, più precisamente dall’Al-Hilal, che lo corteggia da settimane con un’offerta economicamente folle. Venti milioni di euro netti a stagione, un contratto fuori mercato per qualsiasi club europeo, a maggior ragione per una squadra che sta cercando di ripartire con basi solide e sostenibili.
La trattativa non è ancora chiusa, però la direzione è chiara. Il Milan chiede 25 milioni cash, l’Al-Hilal ha messo sul piatto 20 più 5 di bonus. Una distanza minima, che lascia intuire come la fumata bianca sia praticamente dietro l’angolo. E Allegri, che aveva già cominciato a immaginare il nuovo Milan con Theo protagonista sulla fascia sinistra, si trova ora costretto a ripensare tutto. Una vera gatta da pelare, senza ombra di dubbio, considerando l’importanza del giocatore nel sistema di gioco rossonero.

Theo non è un nome qualsiasi. È stato uno dei simboli della rinascita milanista, protagonista assoluto dello scudetto vinto con Pioli e trascinatore nelle notti di Champions. La sua assenza peserà, eccome. Allegri lo sa, e non l’ha presa bene. Anche perché, per un allenatore che torna a Milanello dopo anni, dover subito gestire una partenza così pesante non è il modo migliore per rientrare in sintonia con l’ambiente.
Certo, il mercato è ancora lungo e il Milan si sta già muovendo per trovare un sostituto all’altezza. Però l’impressione è che Allegri si sarebbe aspettato un’accoglienza diversa, magari più stabile, più compatta. Invece, il primo giorno di scuola è stato segnato da un’assenza rumorosa e da un addio che rischia di lasciare strascichi non solo tattici, ma anche emotivi.
Adesso la palla passa alla dirigenza. Starà alla dirigenza trovare una soluzione rapida ed efficace, per non lasciare Allegri troppo solo in questa nuova avventura. Perché il ritorno alle origini può essere emozionante, certo, ma anche pieno di ostacoli. E il primo, purtroppo per Max, è già qui.