
Ceferin ha ancora gli occhi puntati sulla Juve (Foto Instagram - futsalnews24.com)
La Juventus ritrova entusiasmo con Tudor in panchina e un mercato ambizioso, ma la batosta Uefa rischia di cambiare tutto.
A Torino sembrava finalmente tornato il sereno. La Juventus, con Igor Tudor alla guida tecnica, ha dato l’impressione di aver ritrovato smalto, idee chiare e una solidità che mancava da tempo. Il nuovo assetto societario, inoltre, con l’arrivo di Damien Comolli, ha portato una ventata di programmazione e concretezza che i tifosi attendevano da anni.
Gli acquisti di spessore piazzati sul mercato hanno fatto sognare il popolo bianconero, convinto di potersi riaffacciare con ambizioni reali ai vertici del calcio italiano ed europeo. Però, come spesso accade quando la strada sembra finalmente libera da ostacoli, arriva la doccia fredda, quella capace di gelare l’entusiasmo e far riaffiorare vecchi timori.
Doccia fredda per Tudor dalla Uefa
Per la Juventus la paura più grande non è legata soltanto al campo o ai risultati sportivi, ma a ciò che accade fuori, in quelle stanze dove si decidono i destini societari e in cui conti e bilanci pesano quanto i gol segnati. A ricordarlo è stato Paolo Ziliani, che nelle scorse ore ha acceso i riflettori proprio sulla situazione finanziaria dei bianconeri. Le sue parole hanno avuto l’effetto di riportare tutti con i piedi per terra, ricordando che il club, nonostante i passi avanti, non ha ancora chiuso del tutto con un passato fatto di ombre e di attenzioni da parte degli organi di controllo.

Ziliani, infatti, ha ricapitolato gli sforzi fatti dal club sul mercato, evidenziando come gli acquisti abbiano dato nuova linfa alla rosa, ma sottolineando anche la presenza di giocatori ancora a bilancio con ingaggi pesanti, difficili da sostenere a lungo termine. Il problema, secondo il giornalista, non è tanto il presente immediato quanto quello che accadrà alla fine della stagione, quando la Juventus sarà chiamata, come tutti i club impegnati nelle competizioni europee, a presentarsi davanti al CFCB, l’organo dell’UEFA che controlla i conti e verifica il rispetto delle regole del Fair Play Finanziario introdotte nel giugno 2022.
Ed è proprio qui che arriva la vera batosta. Perché, come sottolineato da Ziliani, c’è grande curiosità – e anche un certo scetticismo – su come la società bianconera potrà giustificare e mettere a posto una situazione contabile che non appare ancora del tutto in equilibrio. Le regole volute dal presidente Ceferin non lasciano spazio a interpretazioni: o i conti tornano e rispettano i parametri imposti, oppure le sanzioni rischiano di essere pesantissime. Si va dalle multe fino all’esclusione dalle coppe europee, e questo è lo scenario che i tifosi juventini temono più di qualsiasi altra cosa, perché significherebbe cancellare in un attimo i progressi e i sacrifici fatti.
Dopo anni difficili, la Juventus di Igor Tudor sembra aver imboccato la strada giusta, trovando nel campo e nel mercato nuovi motivi di fiducia. Però il futuro rimane appeso a un filo, quello dei bilanci. E la vera sfida, senza ombra di dubbio, non si giocherà soltanto sul prato verde, ma anche nelle carte e nei numeri che il club presenterà all’UEFA.