
Il calciatore cambia idea nella notte scoppia il caso al Milan (Foto Instagram - futsalnews24.com)
Il Milan punta a un nuovo ciclo vincente con Allegri in panchina e Tare al timone del mercato, intanto rriva la prima grana, è già un caso.
Che qualcosa fosse nell’aria lo si era capito già da settimane. Il Milan sta cambiando pelle. Dopo anni di alti e bassi, la dirigenza rossonera ha deciso di voltare pagina con decisione, costruendo un progetto più ambizioso e maturo, senza però rinunciare al coraggio delle scelte.
L’arrivo di Igli Tare come direttore sportivo e il ritorno in panchina di Massimiliano Allegri non sono mosse casuali, ma tasselli di una strategia ben chiara: ridare al Milan una mentalità vincente e una struttura solida, dentro e fuori dal campo.
Era fatta con il Milan ma una telefonata ha cambiato tutto
Svecchiare la rosa, ringiovanire con intelligenza e selezionare profili che conoscano il peso della maglia: questo è l’obiettivo. Anche perché, inutile girarci attorno, alcune partenze pesano eccome. Su tutte quella di Theo Hernandez, volato in Arabia con un contratto monstre che ha convinto anche uno come lui a lasciare il calcio europeo. Una perdita tecnica enorme per il Milan, che ora si è trovato a dover colmare un vuoto sulla fascia sinistra. E non è stato semplice.
Infatti, la priorità assoluta di Tare in queste settimane è stata proprio quella: trovare un terzino sinistro in grado di raccogliere l’eredità di Theo. Un compito per niente banale, considerando il profilo richiesto da Allegri: dinamico, fisico, ma anche con piede educato e senso tattico. Si era vicinissimi a un nome ben preciso, un giocatore che sembrava già promesso sposo dei rossoneri, tanto che a Milanello si parlava di lui come del primo grande colpo estivo.

Stiamo parlando di Archie Brown. Il giovane esterno inglese classe 2002, protagonista in Belgio con il Gent, era a un passo dal vestire la maglia rossonera. L’accordo tra club era praticamente raggiunto, e anche il giocatore si era detto entusiasta della nuova avventura. Poi, però, qualcosa è cambiato. Anzi, qualcuno. José Mourinho. È stato lui a mettersi di mezzo, con la sua solita capacità di attrarre e convincere. Il Fenerbahçe, fresco di progetto rinnovato e desideroso di riscrivere la sua storia recente, ha bussato alla porta nella notte giusta.
Determinante è stata la chiamata del presidente del club turco, Ali Koç. A rivelarlo è stato lo stesso Brown, in una dichiarazione che non lascia dubbi: “Ero pronto a partire per Milano. L’accordo era fatto. Ma quella telefonata ha cambiato tutto. Il modo in cui il presidente mi ha parlato di questa nuova sfida, della passione che si respira a Istanbul e della visione del club, mi ha toccato. Non potevo dire di no”.
A completare l’opera ci ha pensato Devin Ozek, il direttore sportivo del Fener che in passato ha costruito il Bayer Leverkusen dei miracoli. Con lui al comando, il club turco è riuscito a superare la concorrenza del Milan proprio sul filo di lana.
Ora, a Casa Milan si riparte da zero per la fascia sinistra. Tare, però, non è tipo da abbattersi. Lavorerà sotto traccia, come ha sempre fatto, per trovare un’alternativa all’altezza. Perché il Milan non vuole aspettare: ha fretta di tornare a vincere.