
Allegri perde un altro pezzo in difesa, il Milan deve correre ai ripari (Foto Instagram - futsalnews24.com)
Il Milan prova a voltare pagina dopo un’annata da dimenticare, ma la difesa è ancora un rebus e le certezze scarseggiano.
Non c’è molto da girarci intorno: la stagione appena conclusa è stata un mezzo disastro. Fuori dai giochi troppo presto, senza identità, senza fame. E per un club come il Milan, una situazione del genere non è accettabile. Non si può semplicemente galleggiare, sperando che vada meglio l’anno dopo.
Serve una sterzata forte, una ripartenza vera, e infatti la dirigenza ha deciso di cambiare rotta. In panchina arriva Massimiliano Allegri, uno che la Serie A la conosce come le sue tasche e che, piaccia o meno, sa come si porta una squadra a risultati concreti.
Milan attento alla difesa: Max Allegri ne perde un altro
Sul fronte mercato tocca a Igli Tare, ex Lazio, cercare di rimettere insieme i pezzi. La ricostruzione è cominciata, ma la strada è tutta in salita. Uno dei problemi più evidenti, se non il più urgente, è rappresentato dalla difesa. Il reparto arretrato, a tratti impresentabile nella stagione passata, è oggi a rischio smantellamento.
L’addio di Theo Hernandez ha lasciato un buco enorme sulla fascia sinistra, non solo in termini di qualità ma anche di personalità. E se questo non bastasse a far scattare l’allarme, ci si mette anche la concreta possibilità di perdere un altro pilastro della retroguardia.

Il nome, in questo caso, è quello di Strahinja Pavlovic. Il centrale serbo era arrivato tra lo scetticismo generale ma ha saputo guadagnarsi spazio e fiducia, chiudendo l’annata da titolare fisso. In realtà, il suo nome era già finito sui taccuini di mezza Europa lo scorso inverno. Il Galatasaray, in particolare, aveva provato a portarlo via, ma il Milan aveva tenuto il punto, convinto che il giocatore fosse centrale nel progetto.
Adesso però la situazione sembra essersi complicata. Dalla Turchia filtrano nuove indiscrezioni: i dirigenti del club giallorosso si sarebbero rifatti sotto, questa volta con più convinzione. Il tutto all’interno dei dialoghi già avviati con il Milan per cercare di trovare una quadra sul prestito di Alvaro Morata, che dovrebbe accasarsi al Como ma con alcune pendenze ancora aperte tra le società coinvolte.
È uno di quei momenti in cui tutto può succedere. Il Milan deve decidere se puntare davvero su Pavlovic o se cedere alla tentazione di fare cassa, magari per reinvestire altrove. Però non c’è molto tempo per pensarci. Allegri, si sa, è uno che vuole giocatori affidabili e pronti, non ha pazienza per le scommesse. E senza una difesa solida, il suo calcio rischia di non attecchire mai.
Ripartire alla grande, dunque, è la missione dichiarata. Ma per farlo serve una base forte, soprattutto dietro. Senza ombra di dubbio, non si può costruire nulla se la casa cade al primo colpo di vento.