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La Serie A diverte eccome: si segna molto più che in Spagna

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Le statistiche sulle reti realizzate quest’anno in Serie A dimostrano un consolidato standard con il recente passato e un’evidente controtendenza rispetto alla Liga spagnola

In Serie A gol e spettacolo non mancano mai. Il dibattito scatenato dalle esternazioni di Ricardinho sullo scarso divertimento che aleggia sul futsal ai massimi livelli non trova riscontri tangibili in Italia. Se i dati della LNFS, il massimo campionato spagnolo, sembrano confermare la teoria del fuoriclasse lusitano, non altrettanto lo fanno quelli relativi alla nostra competizione. Finora in Serie A si sono infatti disputate 23 giornate per un totale di 183 partite (all’appello manca anche il recupero Rieti-Arzignano): il numero delle reti complessive è stato di 1299, con una media di 7,09 gol a partita, di quasi un punto superiore al 6,12 della Liga. Altra differenza sostanziale con il mondo iberico è il raffronto con il recente passato: la tendenza italiana non è infatti al ribasso, ma sembra mantenere un profilo più o meno costante nelle ultime stagioni. La media attuale di 7,09 gol a partita è decisamente molto vicina al 7,16 della stagione 2106/17 e al 7,11 del 2017/18, oltreché essere ben superiore al 6,86 del 2018/19. Dando uno sguardo al comportamento delle singole squadre, spiccano le performance del Signor Prestito CMB che capeggia la classifica delle formazioni più “spettacolari” con una media di 8,17 gol a partita, ben equilibrata tra reti fatte e subite. A completare il podio Colormax Pescara con una media 7,78 e CDM Genova con 7,69, la cui fase difensiva non proprio impermeabile foraggia la media. Tra le formazioni meno “spettacolari” spiccano invece la Todis Lido di Ostia con una media di 6,39 e la Meta Catania con 6,13, frutto di una quasi parità tra gol fatti e gol subiti. A comandare però la classifica in negativo è l’Italian Coffee Petrarca Padova, la cui scarsa propensione offensiva è determinante per la media di 6,08 reti a gara. Evidenza dei dati, la compagine patavina è anche sostanzialmente l’unica del panorama italiano con una media al di sotto di quella della Liga spagnola. Un segno ancor più evidente della diversità tra i due campionati. Ma spettacolarità è sinonimo di qualità? Non necessariamente. E il fatto che due squadre spagnole abbiano raggiunto anche in questa stagione la Final Four di Futsal Champions League potrebbe essere un indizio che sì, forse Ricardinho non ha tutti i torti: ai massimi livelli del futsal continentale, si gioca più per difendere che per offendere.

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