
Allegri a rischio.le parole non lasciano dubbi (Foto Instagram - futsalnews24.com)
Massimiliano Allegri è tornato sulla panchina del Milan, ma per qualcuno il suo futuro è già segnato, sarebbe giàa rischio.
Nel calcio non esistono ritorni semplici. Ogni ritorno è un rischio, un salto nel passato che spesso si scontra con un presente molto diverso. E questa regola, senza ombra di dubbio, vale anche per Massimiliano Allegri, appena rientrato al Milan dopo anni di successi, polemiche e alti e bassi alla guida della Juventus.
L’atmosfera è carica di aspettative, certo, ma anche di dubbi. Perché quando un allenatore torna in un club dove ha già vinto, la nostalgia può essere un’arma a doppio taglio. Infatti, mentre i tifosi rossoneri si dividono tra entusiasmo e scetticismo, arriva una voce autorevole che non lascia spazio a interpretazioni.
Ecco perché Allegri è già a rischio
Giovanni Galeone, l’allenatore che ha forgiato Allegri ai tempi del Pescara, colui che il tecnico livornese ha sempre indicato come suo mentore, ha parlato chiaro. Intervistato dal quotidiano Libero, Galeone non ha usato mezzi termini: “Ha mangiato una minestra riscaldata con il Milan e rischia”.
Una frase che fa rumore, soprattutto perché non arriva da un opinionista qualunque, ma da chi ha visto Allegri crescere da vicino, calcisticamente e non solo. E la critica, va detto, è più profonda di quanto sembri. Perché Galeone non si limita a lanciare un giudizio affrettato, ma spiega anche il perché delle sue parole. Secondo l’allenatore oggi 84enne, Allegri non troverà più il Milan che aveva lasciato: “Non avrà lo stesso Milan di anni fa quando allenava Ibra, Seedorf e Cassano”.

Quel Milan era costruito intorno a campioni veri, giocatori capaci di risolvere le partite anche quando lo spartito tattico si inceppava. Oggi invece il contesto è diverso, la squadra è più giovane, meno esperta, forse meno talentuosa. Però, ed è qui che Galeone smorza solo in parte il tono della critica, Allegri ha una dote che potrebbe fare la differenza: “Ha il vantaggio di intuire i momenti della partita, adatterà i giocatori al contesto”. Una qualità che, in un campionato come la Serie A dove le partite si vincono anche con i dettagli, può valere oro.
Eppure il messaggio resta forte. Un monito, quasi una profezia. Allegri sa bene che non avrà tempo per sbagliare, che la pressione sarà altissima fin da subito. I paragoni col passato torneranno alla prima sconfitta, e quella frase — “minestra riscaldata” — rischia di diventare un tormentone. Il Milan lo ha scelto per dare esperienza e solidità, ma dovrà fare i conti con un ambiente che non vive più delle glorie di ieri. E questa, forse, è la vera sfida.