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Nazionale U19: Scavino, capitan futuro

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La Nazionale Under 19 si è ritrovata mercoledì a Novarello dove resterà in ritiro fino al 13 aprile, in vista delle Final Eight dell’Europeo di categoria (4-10 settembre in Spagna)

Tra i 20 convocati di Bellarte ci sono anche quattro azzurrini che militano in compagini piemontesi (la Valle d’Aosta rientra d’ufficio sotto lo stesso Comitato Regionale): Yamoul Fahd e Simone De Felice dell’L84, Dennis Berthod dell’Aosta 511 e Leonardo Scavino dell’Orange Futsal

Li abbiamo intervistati tutti e quattro, uno al giorno, arrivando oggi all’ultimo (di certo non per importanza): Leonardo Scavino dell’Orange Futsal Asti. Mercoledì è toccato a Yamoul Fahd (L84), mentre giovedì abbiamo proposto le parole di Dennis Berthod (Aosta 511). Ieri è stato il turno di Simone De Felice (L84). Oggi tocca al capitano degli azzurrini.

Leonardo, anche a te come agli, chiediamo il ricordo della prima esperienza azzurra.
Era il 2016 e proprio mente sto parlando vedo davanti a me la foto di quella prima convocazione. E’ un ricordo bellissimo, una grande emozione: non me l’aspettavo. Ricordo anche di come tutta l’organizzazione sia stata impeccabile: ci hanno accolto e gestito benissimo, non facendoci mancare nulla. E poi è bello anche rimanerci in Nazionale.

Con mister Bellarte che rapporto avete?
Bellissimo. Purtroppo lavoriamo poco assieme, perché con la Nazionale è così, ma ci fa sentire a nostro agio senza alcuno sforzo. Ci tratta come professionisti in campo, mentre fuori è come un amico: non ti fa pesare il ruolo e ha una mentalità molto aperta.

Parliamo della fase finale dell’Europeo e dei vostri obiettivi?
Obiettivi ne abbiamo anche quando giochiamo un’amichevole, figuriamoci in una fase finale dell’Europeo. Innanzitutto volevamo qualificarci e ora che questo primo step è stato compiuto, dobbiamo pensare a vincere. Se poi non ce la faremo, cercheremo di arrivare il più in alto possibile.

Quanto è stata importante la tua società nel raggiungimento di questo tuo primo traguardo azzurro?
All’Orange Futsal non posso che essere infinitamente grato. Non sapevo niente di calcio a 5 quando sono arrivato qui: facevo motocross! Da Davi Alves a Edu Dias e ora Patané ho imparato tantissime cose, in campo come fuori. Questo perché è importante anche il modo di comportarsi e di comportarsi da capitano, con gli avversari e con gli arbitri. Senza di loro oggi non sarei nessuno e a loro sono come alla società sono infinitamente grato.

Ultima domanda: a quale giocatore di futsal si ispira o si è ispirato Leonardo Scavino?
Per me Torras è stato “il Capitano”: più di lui nessun altro. Non me ne voglia Ramon, ma ho anche le sue maglie: ho avuto il piacere di conoscerlo ed anche fuori dal campo è una persona incredibile. Parliamo di un giocatore che disputato 400 gare con la Spagna. Per me è unico.

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