De Felice, l'azzurrino tuttofare - Futsal News 24
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De Felice, l’azzurrino tuttofare

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La Nazionale Under 19 si è ritrovata mercoledì a Novarello dove resterà in ritiro fino al 13 aprile, in vista delle Final Eight dell’Europeo di categoria (4-10 settembre in Spagna)

Tra i 20 convocati di Bellarte ci sono anche quattro azzurrini che militano in compagini piemontesi (la Valle d’Aosta rientra d’ufficio sotto lo stesso Comitato Regionale): Yamoul Fahd e Simone De Felice dell’L84, Dennis Berthod dell’Aosta 511 e Leonardo Scavino dell’Orange Futsal

Li intervisteremo tutti e quattro, uno al giorno, fino a sabato. Mercoledì è toccato a Yamoul Fahd (L84), mentre ieri abbiamo proposto le parole di Dennis Berthod. Oggi il protagonista è Simone De Felice, duttile giocatore della L84 fatto di grinta e determinazione.

Simone, qual è il tuo ricordo della prima esperienza in azzurro?
Il primo raduno, settembre 2019: è stata un’emozione grandissima. Sognavo fin da piccolo di poter giocare in Nazionale e il desiderio è cresciuto durante l’Europeo del 2014, quando guardavo le partite degli azzurri sperando un giorno di essere lì.

E un primo passo c’è stato, appunto, con la Nazionale Under 19.
E’ un sogno che si è avverato, una soddisfazione enorme ed un traguardo importante che ho raggiunto in poco tempo.

Un risultato importante raggiunto con una società solida alle spalle, non è così?
L84 mi ha dato davvero tanto. Da quando sono arrivato ho sempre trovato tanto competenza e disponibilità, oltre che grande preparazione nei tecnici, a partire da mio padre (Rocco De Felice, allenatore della L84 Women, ndr) passando per Rodrigo De Lima e arrivando a Daniele Boccardi. I loro consigli e insegnamenti sono stati importanti e, inoltre, la società con la sua visione sui giovani mi ha sicuramente permesse di godere di maggiore visibilità in Italia.

Hai parlato degli allenatori della L84, ma dicci qualcosa anche sul commissario tecnico.
Bellarte è un tecnico che è abituato ad allenare squadre maggiori e si vede, ma coi giovani ci sa fare eccome. E’ molto bravo e sa capire momenti e situazioni dei ragazzi. E’ scherzoso fuori dal campo e fa gruppo: è un mister che si fa voler bene. Aver raggiunto le fasi finali dell’Europeo Under 19 è sicuramente per buona parte merito suo. A me ha dato tanto: inizialmente non sapevo cosa pensare, ma poi ho scoperto un allenatore davvero preparatissimo.

E allora guardiamo all’Europeo: quale sarà l’obiettivo dell’Italia Under 19?
Andremo lì per giocarcela con tutti. Siamo carichi: vogliamo vincere, anche se sappiamo bene che sarà molto complicato. Questo gruppo, però, può giocarsela con tutti. Ci proveremo fino in fondo.

Un’ultima domanda per chiederti: a quale giocatore ti ispiri per diventare “grande”?
La risposta è fin troppo facile per me: Edu Dias. Da quando è arrivato in L84 la mia visione del calcio a 5 è molto cambiata. Fuori e dentro il campo lui mi ha dato una grande mano. Lo ringrazio ora e lo ringrazierò sempre per quel che è riuscito a trasmettermi finora e mi insegnerà in futuro.

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