
Vlahovic inguaia la Juventus, l'affare salta (Foto IG @vlahovicdusan - futsalnews24.com)
La Juventus è pronta a rilanciarsi sul mercato, ma l’ostacolo Vlahovic complica subito i piani della nuova gestione bianconera.
C’è voglia di ripartire, su questo non ci sono dubbi. Dopo stagioni vissute sull’altalena tra processi sportivi, penalizzazioni, confusione tecnica e risultati ben al di sotto delle aspettative, la Juventus ha deciso di cambiare rotta.
I segnali sono chiari: nuovo assetto societario, ritorno di figure simboliche come Giorgio Chiellini nei ranghi dirigenziali e la conferma in panchina di Igor Tudor, scelto per dare un’identità chiara e tagliente alla squadra. Insomma, si torna a parlare di calcio giocato e di progettualità.
Affare saltato e Juventus nei guai
Come spesso accade quando si prova a ricostruire, ci sono vecchi nodi che tornano a galla. E uno dei più ingombranti si chiama Dusan Vlahovic. Infatti, è inutile girarci intorno: il centravanti serbo, arrivato a Torino come il grande colpo da novanta, non ha mai davvero convinto. Né la tifoseria, né la critica, e neppure gran parte dell’ambiente interno. I numeri non sono disastrosi, ma non bastano a giustificare l’investimento monstre fatto per portarlo via da Firenze. Più di tutto, non regge l’equilibrio tra prestazioni offerte e costi a bilancio. Perché sì, va ricordato: Vlahovic pesa come un macigno sui conti della Juve, con un ingaggio che sfiora i 12 milioni di euro a stagione. Una cifra che oggi appare fuori mercato, soprattutto se messa a confronto con il suo impatto reale in campo.

La Juventus, per queste ragioni, avrebbe accolto con favore un’uscita del serbo. Non a caso, nei giorni scorsi era emersa un’offerta del Fenerbahce, disposta a investire per portarlo subito in Turchia. Ma Vlahovic ha detto no, senza mezzi termini. Non vuole lasciare l’Europa di prima fascia, non vuole andare a giocare in un campionato che percepisce come minore. Una decisione legittima dal punto di vista personale, ma che mette in seria difficoltà la società bianconera, costretta ora a rivedere i propri piani di mercato.
Senza ombra di dubbio, con il suo ingaggio ancora a bilancio e nessuna cessione all’orizzonte, la Juve dovrà fare i conti con meno margine operativo del previsto. L’unica speranza concreta, a questo punto, è che Tudor riesca a rigenerarlo. Il tecnico croato è noto per valorizzare giocatori fisici e diretti, e tra lui e Vlahovic sembra esserci stima reciproca. Però serve molto di più di buoni propositi. Serve continuità, fiducia e, soprattutto, gol.
Il vero rischio, però, è un altro. Vlahovic andrà in scadenza il prossimo anno, e se la situazione non si sblocca, la Juventus potrebbe trovarsi nella condizione paradossale di perderlo a parametro zero. Un fallimento dentro al fallimento, che cancellerebbe del tutto il senso di un’operazione già di per sé zoppicante. Ora la palla passa a Tudor, chiamato a un doppio compito: rilanciare la squadra e, se possibile, rilanciare anche Dusan. Perché in questo momento, la Juve non può più permettersi di sbagliare nulla.