
Damien Comolli al centro di critiche, ci si apsetta una smentita (Foto Instagram - futsalnews24.com)
La Juventus ha voltato pagina, ma le prime mosse della nuova era non stanno convincendo i tifosi. Comolli la mette nei guai.
Doveva essere l’anno della ripartenza. Dopo una stagione deludente, in cui la Juventus ha collezionato più rimpianti che successi, l’unica soluzione sembrava davvero quella di ricominciare da capo. Azzerare tutto.
Dirigenza, staff tecnico, idee. Perché quando perdi la tua identità, quando smarrisci il senso di ciò che sei, allora l’unica via è ripartire dalle fondamenta. E infatti è quello che è stato fatto. L’allenatore è stato cambiato in corsa, i volti ai piani alti sono cambiati e, sulla carta, è cominciata una nuova epoca.
Juventus: cosa combina Comolli
Qualcosa non quadra. E a Torino, dove la passione è alta ma anche l’attenzione ai dettagli non manca mai, i dubbi iniziano a filtrare. Piccoli segnali, dichiarazioni appena sussurrate, atteggiamenti che non convincono. C’è come una sensazione diffusa che qualcosa stoni. Che alcune scelte, per quanto radicali, non siano davvero all’altezza della storia della Juve. E ora, a gettare altra benzina su questo fuoco di incertezze, arriva un episodio che ha fatto discutere parecchio.

Il protagonista è Damien Comolli, uno dei nuovi nomi forti della dirigenza bianconera. Una figura che porta con sé esperienze internazionali ma che, almeno per il momento, non ha acceso l’entusiasmo dei tifosi. Anzi. L’allarme è scattato dopo le parole del giornalista Fabio Ravezzani, direttore di ‘Telelombardia’, che ha riportato una notizia filtrata da alcune testate e ha deciso di commentarla pubblicamente. E le sue parole, diciamolo chiaramente, non fanno certo dormire sonni tranquilli.
Secondo quanto riferito, Comolli avrebbe avuto una conversazione con Gian Piero Gasperini, tecnico dell’Atalanta e nome che ciclicamente viene accostato alla Juventus. Nulla di strano, in apparenza. Il problema nasce però da una presunta frase che sarebbe stata pronunciata proprio da Comolli. Ravezzani, citando la notizia, ha scritto sul suo profilo X: “Se davvero Comolli ha chiamato Gasperini dicendogli ‘Mi dia una buona ragione affinché io le proponga di allenare la Juve’, beh, l’unico commento diventa: povera Juventus. Se invece non fosse vero, nei suoi panni mi affretterei a smentirlo”.
Una frase che, se confermata, aprirebbe scenari inquietanti. Perché più che un dirigente sicuro e deciso, sembra il tentativo maldestro di chi non ha le idee chiare. E in un club come la Juve, abituato a leadership forti e scelte coraggiose, un simile atteggiamento non può che allarmare. Certo, tutto resta nel campo delle ipotesi. Ma i tifosi, già scottati dalle recenti delusioni, cominciano a chiedersi se la vera rivoluzione sia davvero iniziata o se ci si stia solo illudendo ancora una volta.