
Marotta gelato dall'addio del Top Player (Foto Instagram - futsalnews24.com)
Per l’Inter arriva un’altra doccia gelata, via un Top Player. Marotta inferocito, Chivu disorientato. Ecco perché.
L’aria che si respira in casa Inter in questi giorni non è affatto serena. Dopo una stagione chiusa senza trofei e con tanti rimpianti, il club nerazzurro si ritrova immerso in un’estate carica di tensione e incertezze. L’addio di Simone Inzaghi, maturato tra silenzi, frizioni interne e un finale di campionato al di sotto delle aspettative, ha aperto una crepa profonda.
Una ferita che non è stata ancora rimarginata, anche perché quello che sta succedendo nello spogliatoio ha del surreale. La sensazione è che si sia rotto qualcosa, con un clima teso da uno contro tutti che mette in discussione anche le gerarchie più consolidate.
Via il Top Player per pochi spicci, Marotta gelato
In tutto questo, Beppe Marotta, solitamente abituato a muoversi con calma e lucidità tra le insidie del mercato, sta vivendo settimane tutt’altro che tranquille. Infatti, oltre alla necessità di ricostruire un progetto tecnico credibile, adesso si aggiungono anche i rischi concreti di perdere pezzi fondamentali a condizioni tutt’altro che favorevoli. È il caso di Denzel Dumfries, uno dei giocatori simbolo dell’Inter recente, che potrebbe lasciare Milano a cifre quasi simboliche per gli standard attuali.
La notizia, trapelata in queste ore, ha il sapore di un fulmine a ciel sereno: esiste una clausola nel contratto di Dumfries, valida solo per il mese di luglio, che permetterebbe a qualsiasi club di portarlo via dall’Inter per appena 25 milioni di euro. Una cifra che, di fronte al mercato attuale e al valore reale dell’esterno olandese, suona come una vera occasione. E infatti, le sirene sono già partite.

Tra i club che si stanno muovendo in modo concreto ci sono due giganti del calcio europeo. Il Barcellona di Hansi Flick, che ha chiesto rinforzi fisici e di spinta sulle fasce, avrebbe inserito Dumfries tra le priorità. Stesso discorso per il Manchester City di Pep Guardiola, sempre alla ricerca di profili duttili e capaci di garantire profondità sulla corsia. Per entrambi, 25 milioni rappresentano un investimento più che sostenibile per un giocatore nel pieno della sua maturità calcistica.
Marotta, dal canto suo, sa bene che il tempo gioca contro. Se qualcuno dovesse presentarsi con l’assegno giusto prima della scadenza della clausola, non ci sarebbe margine di trattativa. Il rischio di perdere Dumfries senza possibilità di rilancio è concreto, e in un momento così delicato, sarebbe l’ennesima batosta per una società che deve ancora ritrovare stabilità e visione.
Intanto i tifosi, già delusi per una stagione che ha lasciato l’amaro in bocca, osservano con preoccupazione. Perché dopo le promesse di rilancio e di un nuovo ciclo vincente, quello che sta arrivando sembra più un cantiere aperto, con più dubbi che certezze. E con l’estate appena cominciata, il timore è che il peggio non sia ancora passato.