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Serie A

Italservice Pesaro, Pizza abbraccia Bolo e si toglie qualche sassolino

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Dopo il successo in trasferta contro la Todis Lido di Ostia, il presidente dell’Italservice Pesaro si scatena con una serie di annunci

La vittoria sofferta in trasferta contro la Todis Lido di Ostia ha regalato il secondo posto all’Italservice Pesaro. I biancorossi hanno messo il piede sull’acceleratore in campionato e un’altra buona notizia per mister Colini arriva direttamente dal patron Pizza: «Il tesseramento di Lucas Bolo è ufficiale, ci siamo riusciti in tempi record. Bolo è arrivato a fine ottobre in Italia, dopo i Mondiali – ha affermato all’ufficio stampa del club – Neanche in un mese siamo riusciti a tesserarlo, ricordando tutte le problematiche che esistono per tesserare un giocatore straniero. Le prassi burocratiche sono lunghe e meticolose. Devo perciò ringraziare mia moglie Simona che si è data da fare moltissimo, come ringrazio Alessandro Sannino, un dipendente dell’Italservice che ci ha aiutato benissimo. Infine, un plauso all’ufficio tesseramenti della Divisione Calcio a cinque per la grande disponibilità. Bolo sabato già potrebbe giocare a Pescara, poi ovviamente queste sono scelte tecniche che spetteranno a mister Colini».

Il colpo di quest’estate quindi si materializza in un periodo in cui Pesaro è diventata ufficialmente la prima inseguitrice della capolista Petrarca e il roster non registrerà nessuna partenza come invece qualche organo di stampa aveva annunciato: «La verità è che sono tutte bufale. Non c’è veramente niente di concreto, niente di vero. Queste sono notizie che cercano di carpire i vari i giornalisti e queste cose non mi piacciono perché possono destabilizzare l’ambiente, la società e i ragazzi – prosegue il presidente – Si fa fatica a capire da dove escano queste notizie. Un conto è fare un confronto tra due presidenti per parlare del rendimento di un giocatore, sono cose che ci stanno, si fanno ripeto per parlare. Un pourparler per intenderci, ovvero chiacchiere che devono rimanere riservate tra gli addetti ai lavori. Un altro conto invece è far uscire certe notizie che non hanno veramente niente di fondato. Non si capisce il motivo, il senso. Probabilmente qualcuno vuole i nostri campioni, qualche procuratore parla con i giornalisti ed ecco che scatta la confusione per destabilizzare la squadra non si tocca fino alla fine della stagione».

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