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Città di Massa, Aliboni: “Annata sopra le aspettative”

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Il Città di Massa di Giacomo Aliboni è una sorpresa del girone B di Serie A2: ai blocchi di partenza cercava la salvezza, ma ora la formazione toscana è nei playoff promozione

Giacomo Aliboni, con quali presupposti ha preso il via a questa stagione?
L’annata è iniziata con una mezza rivoluzione. Del gruppo degli stranieri è rimasto solo Quintin, ma lui è di casa qui: tra un po’ lo fanno sindaco (ride, ndr). Abbiamo cambiato anche il sistema di gioco e all’inizio tutto era un’incognita per noi.

E anche per lei. Non è così?
Sì, certo. E’ il mio primo anno in A2: e si è partiti tutti dicendo “vediamo cosa succede”. Inizialmente pensavamo alla salvezza, ma l’abbiamo raggiunta a dicembre. Peccato essere rimasti fuori dalla coppa per un punto…

Con l’obiettivo minimo raggiunto così in fretta, avrete alzato l’asticella, almeno nella vostra testa.
Ci siamo guardati in faccia e abbiamo pensato di poter puntare più in alto, giocando senza pressioni: ne è venuto fuori un campionato estremamente positivo.

Cosa pensa di chi dice che il livello, in generale, si sia abbassato?
Dipende. Tanti anni fa, su 15 squadre magari in cinque o sei lottavano per salire, una si perdeva per strada, e il resto delle gare te la giocavi: c’era più equilibrio e la quota salvezza era più bassa. Detto ciò, io ho trovato squadre ben organizzate nel nostro girone di A2: anche l’Ancona, ultimo nel nostro girone, ha fatto le sue belle partite, per esempio. Non ci sono state partite scontate.

Ci racconta il film della vostra stagione?
E’ stata un’annata positiva, possiamo dirlo anche a due turni dal termine. Non abbiamo avuto infortuni e abbiamo svolto un’ottima preparazione. I ragazzi nuovi si sono integrati alla grande: nei momenti in cui avremmo potuto subire dei contraccolpi, la squadra è stata brava a reggere e reagire subito. Per questo motivo non abbiamo attraversato periodi bui.

Adesso mancano due gare al termine della regular season.
Siamo lì meritatamente. Abbiamo lavorato tanto e bene, sia come squadra che come staff. Con i miei due collaboratori siamo tre bocche, ma una voce unica. Per molti io non avrei dovuto superare il terzo giorno di preparazione, perché non esistono profeti in patria: eppure sono qui.

E si avvicina il momento dei playoff.
Vedremo se dovremo giocarli in casa o fuori, ma faremo di tutto per arrivare più in alto possibile. Mancano ancora due sfide, poi vedremo dove siamo.

E’ già pronto a firmare per l’anno prossimo?
Prima finiamo la stagione. Dopodiché ci siederemo con la società, anche se non vedo ostacoli. C’è un rapporto di fiducia ed amicizia. Quando sarà il momento, ci siederemo a tavolino: credo che in questa stagione siano state gettate le basi ed i presupposti per pensare ad una conferma, mia ma anche dello staff al mio seguito.

Un’ultima domanda guardando a chi, come la Sampdoria del vostro girone, combina l’attività di calcio a 5 con quella di calcio a 11: che ne pensa?
Sono due attività che stanno bene insieme, ma nei giusti termini e nelle giuste misure. Io, all’interno dei corsi allenatori di calcio a 11, mi sono occupato della parte relativa al futsal: è stata una collaborazione utile, che ancora oggi mi mette a confronto con ragazzi che ne hanno tratto beneficio nella loro attività.

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